La Ludicità è Lucidità

La Ludicità è Lucidità

“La Ludicità è Lucidità” disse il mio caro amico argentino e Dott. in Psichiatria, Daniel Scian.

E questa sua frase mi fece scattare alcuni pensieri.

Cosa significa Lucidità? Chiarezza nello esporre un’idea, velocità mentale, presenza cosciente, livello di coscienza, …

Quasi si trova meglio il suo significato, se guardiamo gli antonimi o meglio, quello che possiamo trovare nella sua assenza:

 Potrebbe il gioco , questa ancestrale e semplice attività, fatta di relazioni, condivisione, sensazioni, risate, emozioni, movimento, favorire il raggiungimento di uno stato così importante per l’essere umano?
Viviamo in una società alienante, piena di contraddizioni, esigenze assurde e ritmi frenetici. Sembra il cocktail ideale per essere confuso, turbato, offuscato… poco lucidi, insomma.
Di fatto, c’è una massa di persone che sembrano assopite seguendo i canoni che la stessa società impone e il numero di persone con gravi problemi psichici aumenta in maniera esponenziale.
Nello stesso tempo, finora, il gioco era materiale esclusivo dei bambini.
Soltanto negli ultimi tempi, studiosi famosi dell’area della salute come il medico psichiatra americano Stuart Brown ad esempio,  hanno cominciato a considerare il grosso bisogno che un adulto ha di partecipare in attività ludiche e quanto il non aver giocato può influenzare il suo equilibrio psicofisico.
Come può però il gioco favorire uno stato più lucido?
Ludicità è Lucidità solo quando viene fatta in modo Consapevole.
Quando il gruppo viene accompagnato in maniera graduale ad entrare in un programma di attività ludica coerente e accuratamente elaborato, accadono delle situazioni in cui ognuno è osservatore e osservato, ma nello stesso tempo, entra in una dimensione di libera espressione, che li permette giocare come veramente è. Avere la consapevolezza di quello che sta accadendo mentre gioca, senza giudizio, gli apre uno schermo interno dove si possono capire reazioni, dove possono evidenziarsi le paure, cioè, dove può vedersi al nudo.
Osservarsi e osservare gli altri come riflessi di quello che ognuno è, diventa il primo passo per un lavoro interessante su di sé. Riconoscere le proprie debolezze, capire l’origine e fin dove si possono modificare, scoprire i punti di forza e utilizzarli nel raggiungimento dei propri obiettivi, sono alcune delle possibili azioni che potrebbero scattare a partire di un lavoro di Ludicità Consapevole.
Il lavoro dovrà avvenire preferibilmente all’interno di un gruppo che il coordinatore non perderà mai di vista, osservando ogni caratteristica, ogni dinamica, ogni gesto, ogni emozione espressa, per selezionare i giochi giusti.
“Come si fa a separare il latte dal caffè nel caffelatte?” disse Daniel Scian.
 In Ludicità Consapevole si programmano sequenze ludiche tenendo conto dei sistemi organici e della sua relazione con l’area emozionale, partendo dal principio che fisico e e
mozionale non si possono dividere.
Questo permette di agire su patroni comportamentali determinati da situazioni emozionali, che possono modificarsi, migliorando quindi, lo stato di salute; o viceversa, lavorare su posture, movimenti, respiro, per modificare lo stato emozionale.
Allora risulta un cammino affascinante scoprire come la Ludicità possa aggiungere Lucidità al nostro vivere quotidiano. E il gioco di parole si trasforma in un vero e proprio percorso di crescita personale.

 

Alicia Barauskas